Ricorre oggi il settantacinquesimo anniversario dell’approvazione della nostra gloriosa Costituzione repubblicana da parte dell’assemblea costituente. Costituzione che, come noto, entrò in vigore il primo gennaio 1948.
Per ironia della sorte lo stesso giorno del 22 dicembre, ma del 2001, un colpo mortale è stato dato alla nostra Costituzione con l’approvazione da parte del Parlamento del nostro ingresso nella moneta unica (euro), che ci ha tolto, in pieno contrasto con l’articolo 11 della Costituzione, la nostra sovranità monetaria.
È impressionante peraltro come, già a partire dagli inizi degli anni ’90, abbia prevalso nei nostri governi un’idea distruttrice dei principi costituzionali della nostra Costituzione repubblicana, mirandosi spesso, e anche di recente, a una forma di Stato autoritaria.
Ancora oggi l’eco di questa impostazione si rinviene nell’attuale attività di governo, il quale, nel disegno di legge di bilancio diminuisce le tasse per i più abbienti e sul piano economico ha fatto in modo che oggi la nostra compagnia di bandiera Alitalia ponga sul mercato, ad asta pubblica internazionale, il settore manutenzione e quello del personale di terra (handling), mentre è stato già messo all’asta il progetto MilleMiglia (uno degli asset più ricchi di Alitalia), precisandosi che l’attuale minuscola Ita, che ha preso il posto di Alitalia, possa partecipare per la manutenzione a una cordata di imprese nella quale essa potrà rivestire la qualifica di socio di minoranza, mentre, per quanto riguarda il personale di terra (handling) essa, sempre in cordata con altre imprese, potrà anche essere socio di maggioranza. Non potrà invece partecipare al bando per il progetto Mille Miglia. Tutto questo su ordine della commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, la quale, come appare molto evidente, persegue l’obiettivo di frenare la concorrenza italiana nell’ambito del trasporto aereo europeo e internazionale.
Mi sento di dire a tutti gli italiani che la situazione in cui ci troviamo non è un dato di fatto insormontabile, ma è solo l’attuazione del pensiero economico neoliberista diffuso attraverso i mass media, e divenuto prevalente in questa Europa, nonché di posizioni individualiste contrarie alla Costituzione, alla democrazia e alla libertà dei cittadini e favorevole alla presa di potere assoluto da parte dei potentati economici e finanziari.
La Costituzione, dunque, è viva, è vitale e ha tutto lo spazio necessario per la sua affermazione. Che il Natale sia una rinascita politica degli italiani e non quella finora portata avanti da una certa politica di governo. È con questo augurio che raccomando l’attuazione degli articoli 1, 2, 3, 4, 9, 11, 41, 42, 43 e 118 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”