La curva dell’infezione da corona virus, nelle sue diverse varianti, continua a salire in modo costante, per cui il governo comincia a interessarsi per l’attuazione del cosiddetto green pass, secondo il quale sono consentiti spostamenti e assembramenti soltanto a chi è munito del certificato di vaccinazione. Mentre resta fermo soltanto l’obbligo di indossare la mascherina in luoghi chiusi e di mantenere il distanziamento sociale. Contro questi provvedimenti, invero per nulla eccessivamente restrittivi, si è scagliata la inconsulta reazione dei novax, fondata su idee ieri sera definite in televisione dal filosofo Galimberti: “strampalate e ascentifiche” e, aggiungo io, contrarie all’obbligo di solidarietà, di cui all’articolo 2 della Costituzione.
Infatti il problema dei contagi riguarda la salute degli altri e non vaccinarsi e istigare tutti a non farlo significa recare danno a terzi. La Costituzione tutela tutti e far valere quest’obbligo vaccinale è compito inderogabile delle Autorità, ai sensi dell’articolo 77 della Costituzione che impone l’emanazione di decreti legge “nei casi di necessità e urgenze”, quali sono quelli determinati dalla pandemia. È da aggiungere peraltro che l’articolo 32 della Costituzione, tutela, non solo la salute dei singoli, ma anche la salute della collettività, che non può essere compromessa dalla libertà di scelta dei singoli.
Ed è inoltre da porre in evidenza che lo stesso articolo 32 impone cure gratuite, per cui la sanità e la farmaceutica dovrebbero essere in mano pubblica, dovrebbero cioè essere considerati beni fuori commercio, in modo che i vaccini non siano prodotti, come beni sottoposti alle regole della concorrenza, ma come beni di tutti, prodotti e distribuiti dallo Stato comunità. In tal modo si sconfiggerebbero i tentativi di sopruso da parte delle multinazionali e si assicurerebbe davvero la salute di tutti i cittadini.
Lo tengano presente quelle persone che si sono poste su binari sbagliati, dando forza a sospetti e a emozioni dannosi per tutti.
Alla tragedia del corona virus, i cui contagi, secondo la previsione degli esperti, potrebbero continuare per anni, si aggiunge la tragedia dell’alterazione climatica che ha prodotto ieri nella Germania occidentale un vero cataclisma mai visto in passato.
Un’alterazione che ha prodotto già 90 vittime e migliaia di dispersi. Si è trattata di una vera e propria bomba d’acqua che ha colpito oltre la metà della Germania occidentale, impedendo i soccorsi che hanno trovato enorme difficoltà per le frane, gli allagamenti e le fughe di gas in moltissime zone.
È incredibile che il sistema economico neoliberista, affermatosi nei Trattati europei, ma respinto dalle Costituzioni di molti Paesi dell’Unione, tra le quali primeggia l’Italia, si sia abilmente impossessato di tutto l’occidente, divenendo causa delle tragedie sanitarie e ambientali attualmente in atto.
Anche le soluzioni proposte da Ursula Von der Leyen qualche giorno fa sono oramai inidonee a risolvere il triste fenomeno delle emissioni di gas serra e, se l’umanità vuole salvarsi, non c’è altro modo che quello di una decrescita dell’economia mondiale, con l’arresto immediato di tutte le emissioni di CO2 e l’adozione di un nuovo stile di vita che salvaguardi i servizi ambientali, distrutti dalle nuove tecnologie.
Anche la transizione energetica, di cui parla il Recovery Plan, è, a mio avviso, insufficiente, perché, in pratica, fondata sull’utilizzo dell’energia solare (fatto in se positivo) a costo però di milioni di chilometri quadrati di terreni vitali che saranno coperti dai pannelli solari.
Occorre ritornare all’agricoltura, alla soddisfazione dei bisogni essenziali, alla eliminazione dei bisogni indotti. In una parole al fine dello sviluppo economico voluto dal pensiero imperante neoliberista occorre sostituire il fine della tutela della vita dell’uomo, considerato come parte della vita della Terra.
Sul piano strettamente economico il programma previsto per la costituzione della nuova compagnia ITA, al posto di Alitalia, approvato da Bruxelles, dimostra che il governo italiano mantiene la nostra dipendenza dai Paesi forti dell’Europa e, anziché rispettare la Costituzione, in base alla quale le rotte aeree appartengono al Popolo italiano a titolo di sovranità e non devono essere sottoposte a nessun controllo da parte dell’Europa (come è avvenuto peraltro in Francia e Germania), continua a tenere il nostro Paese in una situazione di subordinazione agli altri Stati membri dell’Unione.
Inaccettabile è la previsione di massicci licenziamenti dei dipendenti di Alitalia ed è veramente incredibile che il governo Draghi, che dovrebbe essere il governo di una Repubblica fondata sul lavoro, accetti un sistema economico che non considera minimamente l’impossibilità costituzionale di violare il diritto fondamentale al lavoro di tutti e non vuole assolutamente capire che l’unica soluzione da adottare, per agire conformemente alla Costituzione, è quello di nazionalizzare Alitalia e conservarla intatta nelle mani del Popolo sovrano, evitando anche un solo licenziamento.
Tutto questo è imposto dagli articoli 1, 2, 3, 4, 9, 11, 41, 42 e 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Condivido i concetti esposti.
Mi chiedo però a chi siano rivolte queste parole ed esortazioni:
agli stessi attori che guidano i destini del mondo?
Non credo, perché essi sanno bene quello che fanno.
Quelle parole dovrebbero essere il punto di partenza affinché, chiunque sia in grado, spieghi ed illustri alla gente il legame esistente tra il neo liberismo, con i suoi disegni, e le nostre vite quotidiane, le mascherine e quant’altro.
E’ la parte più difficile, più subdola, per l’uomo medio, ma senza la comprensione di questo nesso non ci potrà essere cambio di rotta.
Ci sono almeno due assunti sbagliati nella prima parte di questi ragionamenti. Uno è che “la curva dei contagi sta salendo”, approfondisca l’affidabilità e le leggi che regolano gli stessi che dovrebbero obbligare i produttori a dimostrare l’effettiva capacità del prodotto a individuare le persone che hanno il virus, scoprirà che per ora non sono in vigore. Da questo assunto profondamente errato ne deriva una conclusione errata.
Un altro assunto errato è dire che il vaccino, sperimentale anche come tecnologia e prodotto da aziende non statali, cosa che lei critica nei paragrafi successivi, che scaricano le responsabilità di eventuali danni sui clienti stessi o meglio sui loro Stati, sia una soluzione e quindi una cosa a cui tutti aderire. Questo è dimostrato nei fatti falso.
Il dovere di solidarietà dovrebbe spingere le persone e soprattutto gli amministratori a utilizzare tutte le soluzioni per difendersi dall’infezione, per esempio vietando la commercializzazione di prodotti alimentari e non nocivi alla salute mentre nei fatti si applicano coercizioni solo su temi di libertà delle persone che lei dovrebbe difendere in base ai principi della costituzione, sia mai che si faccia questo invece alle aziende. Questo è il neocapitalismo che lei dice di criticare.
Sul suo discorso sul clima il problema è lo stesso, lei parte da assunti scientifici non dimostrati e presi da lei come certi.
L’errore di base è quindi che lei è convinto di capirne di scienza, come il suo coetaneo prof. Galimberti, cosa che dovrebbe essere per un ruolo come il suo ma per motivi a me ignoti così non è ma la realtà dei fatti è che lei utilizza concetti che non conosce non rispettando le regole della materia stessa per fare ragionamenti apparentemente giusti che portano a conclusione completamente sbagliate. Forse lei, come Galimberti, dovreste abbandonare la vostra spinta egoistica e pensare più come se foste dei bambini piccoli o che ancora devono nascere. Capisco però che, figli del capitalismo nel quale avete vissuto e prosperato, alla vostra età, questo sia quasi impossibile. Saluti.