Il contagio da corona virus rischia di diventare incontrollabile. Soltanto ieri in Italia i nuovi contagi sono stati oltre 22 mila, mentre preoccupano seriamente i nuovi ingressi in terapia intensiva, che sono stati 232, mai tanti in una sola giornata.
Sul piano politico si delinea un completo asservimento dell’Italia alla volontà degli attuali operatori dell’Unione europea. Il primo dato che viene in evidenza è la presa di posizione di Draghi che ha impedito il trasferimento in Australia di 250 mila dosi di vaccino Astrazeneca, che si trovavano ad Anagni, suscitando la reazione degli australiani.
L’azione di Draghi si è svolta sulla base di un regolamento europeo, entrato in vigore il 30 gennaio 2021, secondo il quale i vaccini prodotti in Europa, come quello di Astrazeneca, possono essere trasferiti fuori dell’Unione soltanto dopo aver soddisfatto i bisogni dei cittadini europei.
Un regolamento politicamente errato al fine di mantenere, specie in questo terribile momento di pandemia, una forte solidarietà tra tutti i Paesi del mondo. Ma Draghi, dopo una lunga telefonata con la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, si è assunto il compito di far ricadere sull’Italia gli strali della riprovazione della comunità internazionale.
Altro argomento di sottomissione completa alla volontà dell’Unione europea riguarda Alitalia, per la quale il ministro Giorgetti (Lega), ha accettato in conformità alle richieste della danese Margrethe Vestager, direttrice del competente ufficio della Commissione europea, di far passare a Ita, la nuova compagnia aerea che dovrebbe sostituire Alitalia, meno del 50% del personale di quest’ultima, costituito soltanto dal personale di volo, licenziando l’intero personale di terra, la cui sorte rimane legata a un’emanazione di un nuovo bando di gara europeo.
L’Italia, in questo modo, dimostra di non volere utilizzare i fondi del Recovery fund per un serio sviluppo delle fonti di produzione di ricchezza nazionale, tra le quali emergono, per profitto, le rotte aeree, assecondando, nel caso di specie, una proposta, che già aveva fatto la tedesca Lufthansa, per acquistare questo settore di Alitalia, anziché provvedere alla nazionalizzazione della compagnia di bandiera anche per recuperare i miliardi sinora spesi dallo Stato per tenerla in vita.
Proprio una visione ottusa del reale interesse economico nazionale. In questa visione ottusa il nostro governo ha anche agitato lo spettro del golden power (cioè del divieto del governo al trasferimento di proprietà) nei confronti dei cinesi che vogliono acquistare Iveco, che produce, come è noto, anche veicoli militari, e, si badi bene, non è un’impresa italiana, ma è una multinazionale italo-statunitense con sede fiscale in Olanda e sede legale in Inghilterra, addirittura fuori dall’Unione europea. Insomma siamo servitori non solo dell’Europa, ma anche degli Stati Uniti, secondo i principi di europeismo e atlantismo pronunciati da Draghi nel suo discorso inaugurale.
In conclusione, si può affermare, che il governo Draghi assicura soltanto il servaggio dell’Italia nei confronti del blocco europeo-statunitense e non si preoccupa affatto di ricostituire il patrimonio pubblico del Popolo, già dilapidato con le micidiali privatizzazioni e le conseguenti svendite, le quali hanno privato l’Italia delle sue fonti di produzione di ricchezza nazionale, costringendola ad un indebitamento senza fine e alla propria autodistruzione.
Draghi procede impavido, come si nota, contro la Costituzione che considera inalienabili e in mano pubblica: le industrie strategiche, i servizi pubblici essenziali, le fonti di energia e le situazioni di monopolio, come prescrivono gli articoli 3, 11, 41, 42 e 43 Cost.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Alitalia: le Società, pubbliche o private che siano, debbono rispondere ad un solo requisito: essere concorrenziali!
Alitalia era una Compagnia che “spendeva” alla grande !! Personale di terra che partiva da Roma la mattina per prendere servizio a Milano-Malpensa e tornava a casa a Roma la sera!!!
Personale sui voli intercontinentali che restavano in albergo, in riposo, per tre gg. ( l’aereo ripartiva con un secondo staff il giorno dopo).
Suvvia ! Cerchiamo di usare il
Cervello.