Sul piano dell’infezione da corona virus non vi sono segnali di diminuzione della curva di contagio e i decessi dell’ultimo giorno sono stati 822. Ciò nonostante Francia, Italia, Germania e Austria discutono sull’utilizzo delle piste da sci durante le feste natalizie e, mentre Francia, Italia e Germania, sono schierate per il no, la “predatoria” Austria (che si autodefinisce “frugale”) pone in primo piano l’aspetto economico e decide di tenere aperte le piste da sci nonostante ciò abbia un forte costo in termini di vite umane.
È evidente che per l’Austria il denaro dei ricchi vale più delle persone normali.
Un caso di predominio dei Paesi forti sui Paesi deboli si rivela a proposito della visita del Ministro delle finanze francese, il quale ha incitato il suo omologo italiano ad accedere al Mes. Nonostante tale meccanismo sia un effettivo pericolo in termini di commissariamento, da parte dell’Unione europea, in relazione all’utilizzo di questa forma di prestito. Purtroppo il Ministro Gualtieri è propenso al Mes e non si rende conto che sta operando in modo illogico, poiché egli stesso afferma che l’Italia non ha bisogno di ulteriori prestiti oltre a quelli ottenuti, specie con il Recovery fund.
Insomma il pensiero economia predatorio neoliberista domina sia nel campo dell’infezione da corona virus, sia nel campo dei prestiti europei.
Dove poi, questo nefasto pensiero, dimostra tutta la sua influenza, è il campo della fibra ottica, la cui costruzione è pagata con soldi pubblici italiani (2,7 miliardi di euro) da Cassa depositi e prestiti e da Enel, mentre la gestione che sarà affidata alla nuova società Fiber Cop, vedrà come socio maggioritario la Tim, che è costituita per la quasi totalità da capitale straniero, mentre il capitale italiano rappresenta solo l’8%.
Come al solito l’Italia paga e gli stranieri guadagnano.
Ha pensato a questo il nostro Ministro del Pd Roberto Gualtieri?
Chiudiamo questo breve escursus con una vicenda che riguarda il quartiere San Lorenzo di Roma, dove giovani e volenterose persone avevano costituito, nel cinema Palazzo, un centro sociale che si occupava di arte e di cultura, realizzando spettacoli di alto valore artistico, incontri culturali molto importanti e finanche un attività assistenziale per i bisogni nati dall’infezione del corona virus. Tale cinema, che cadrà nelle mani di speculatori, i quali vi istalleranno un casinò, è stato ieri sgomberato senza nessun riguardo per il valore sociale che esso rappresentava. Evidentemente per la sindaca Raggi vale più il diritto degli speculatori che l’utilità sociale dei romani, che pure ella amministra.
Anche qui c’è la punta del pensiero predatorio neoliberista che pone il denaro, comunque utilizzato, al di sopra dell’uomo e delle sue esigenze artistiche e culturali.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”