L’infezione del corona virus si giova degli effetti perniciosi provocati dall’attuazione del sistema economico predatorio neoliberista. A Bologna il nuovo focolaio che si è acceso fra i lavoratori di alcune aziende di trasporto è stato causato dalla ristrettezza dei locali e dal fatto che gli imprenditori, dediti ai loro guadagni, non si sono preoccupati di attuare e far attuare le misure di sicurezza.
I nuovi contagi a Bologna sono 64 e nessun provvedimento è stato adottato per la chiusura dell’area infetta. Drammatica è la situazione verificatasi a Mondragone, dove l’infezione si è propagata tra una quarantina di braccianti agricoli, che sono soprattutto immigrati, privi delle necessarie autorizzazioni.
Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ordinato la loro quarantena in uno stabile mal ridotto di quella cittadina e i poveri lavoratori, che a causa della loro situazione giuridica non possono ricevere nessun aiuto da parte dello Stato e dalla Regione, hanno inscenato una manifestazione, trovandosi nella necessità di lavorare al fine di mantenere le loro famiglie.
Su questa situazione le autorità sono tenute a intervenire con la massima urgenza, non solo per tutelare l’aspetto sanitario, ma anche, e con pari urgenza, per tutelare le necessità economiche di questi poveri lavoratori.
Agire solo sul primo aspetto è umanamente e giuridicamente impossibile. Rivolgiamo perciò un appello al Governatore De Luca affinché assuma provvedimenti idonei a risolvere alla radice ambedue i problemi.
Su un fronte opposto, anch’esso dovuto all’attuazione del pensiero economico neoliberista, si registra che la Germania, violando i trattati, ha salvato dal fallimento la compagnia aerea Lufthansa, provocando le reazioni della compagnia Ryanair.
Insomma, da un lato gli Stati economicamente deboli non riescono ad aiutare le persone indigenti, e dall’altro gli Stati economicamente forti riescono a difendere le loro posizioni economiche sopraffacendo gli Stati deboli, senza tener conto di precise disposizioni dell’Unione europea.
Fatto che per la Germania è diventato oramai di routine, avendo essa più volte impunemente violato i trattati.
Intanto in Italia, paese economicamente debole, non si è riusciti finora ad adottare provvedimenti efficaci per aumentare il numero delle aule che a settembre dovrebbero ospitare la ripresa delle lezioni.
Da noi mancano i soldi, poiché, come si è visto, nell’ambito dell’Unione europea la liquidità è sufficiente solo negli Stati più agguerriti sul piano economico.
Ci sembra opportuno ricordare che in questa sgangherata Europa, l’Italia deve difendere se stessa, facendo ricorso all’emissione di moneta di Stato, almeno per soddisfare i bisogni più urgenti, tenendo conto che il principio fondamentale, anzi il sommo imperativo del diritto, consiste nel tutelare la salus repubblicae, cioè nella salvezza del Popolo.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”