Il governo si trova, in questi giorni, nel decidere sull’impiego dei prestiti ottenuti dall’Europa soprattutto riguardo alle industrie strategiche: in particolare l’Ilva e l’Alitalia.
Per quanto riguarda l’Ilva, ci sembra molto opportuno ricordare che il vice Presidente della Commissione Europea Franz Timmermans ha invitato il nostro governo ad investire su questa impresa per ottenere un acciaio “verde”, nel senso di produrre acciaio evitando il ricorso ai carburanti e utilizzando dell’idrogeno.
In tal modo si perseguirebbero due obiettivi: quello economico, relativo alla produzione dell’acciaio, del quale c’è gran bisogno in Europa, e quello ambientale, in quanto la produzione mediante idrogeno non produce inquinamento.
A nostro avviso è estremamente importante che il governo italiano non si lasci sfuggire questa occasione per nazionalizzare questa industria strategica, trasformandola da S.p.A. in Azienda di Stato, facendo in modo che essa sia protetta dagli assalti della speculazione finanziaria mondiale e produca ricchezza, facendo in modo che essa (a differenza della S.p.A.) anche per i nostri nipoti, sui quali graverà l’onere della restituzione dei prestiti oggi ottenuti con i relativi interessi.
Altrettanto è da dire per Alitalia e per altri casi del genere, come ad esempio le Autostrade.
Vogliamo dire che oggi il governo ha la grande occasione di mutare, almeno in parte, l’attuale sistema economico predatorio neoliberista, in un sistema produttivo di stampo keynesiano (previsto in Costituzione) restituendo al Popolo, attraverso le citate nazionalizzazioni, quanto gli è stato illecitamente sottratto con le micidiali privatizzazioni.
Si ricordi che l’azienda pubblica, come l’ente pubblico, deve perseguire gli interessi della collettività, mentre la S.p.A. deve perseguire gli interessi dei soci, i quali molto spesso sono stranieri e tolgono ricchezza al Popolo italiano.
Fare in modo che i guadagni degli investimenti pubblici tornino nel bilancio dello Stato è il primo passo da compiere per assicurare al Popolo sovrano una vita libera e dignitosa (art.36 Cost.).
Non si dimentichi che, a termine dell’articolo 42, comma 1, primo alinea, della Costituzione, la proprietà è “pubblica e privata” e che la trasformazione delle S.p.A. in Aziende di Stato riporta nella proprietà pubblica del Popolo le fonti di produzione della ricchezza nazionale, attualmente dissipate fra faccendieri privati inesperti e ciniche multinazionali.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Presente. Coraggio ragazzi
Mi sembra un’ottima idea! La sostengo!