Il 2 giugno, la data in cui fu annunciato il referendum istituzionale, con il quale il Popolo italiano votò per la Repubblica, è stato un giorno nel quale gli ideali della resistenza sono stati proclamati a gran voce dal Presidente Mattarella, in nome “dell’unità morale” degli italiani, ma è stato anche il giorno in cui gli effetti perniciosi del dilagante pensiero neoliberista ha visto una parte fortunatamente poco significativa del Popolo, niente affatto unito negli ideali, ma disperso in varie manifestazioni prive di qualsiasi significato costruttivo e unitario.
A Roma si sono notati degli schieramenti della destra salviniana, con bandiere che riportavano ancora lo stemma sabaudo, e che urlavano contro il governo, mentre altrettanto facevano gli appartenenti a un altro non meglio definito gruppo degli arancioni, che hanno imprecato contro il Presidente della Repubblica e contro i provvedimenti restrittivi imposti dal governo per combattere il corona virus.
Una manifestazione insulsa e indecorosa e senza nessuna indicazione politica valida. In realtà i promotori di queste manifestazioni hanno voluto raccogliere il malcontento, creato dagli effetti negativi sul piano economico da parte delle restrizioni del corona virus, agendo contro le istituzioni, senza nessuna valida proposta di ordine economico e sociale.
Se si guarda a questa situazione con occhio scevro da preconcetti, appare evidente che, da un lato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, hanno rispettivamente adempiuto in modo egregio ai loro doveri, mentre d’altro canto la parte della popolazione maggiormente disinformata si è lasciata ingabbiare da chi, come Salvini, vuole tornare al potere con tutte le contraddizioni che personalmente lo contraddistinguono, e senza alcuna lucida direttrice politica, e dai negazionisti che negano la realtà a fini distruttivi e riescono a far presa sulle persone meno attente e facilmente condizionabili.
Ai negazionisti diciamo che in Italia, come precisato dal Professor Zangrillo (nonostante le false interpretazioni dei negazionisti stessi), i contagi stanno molto diminuendo, mentre l’infezione da corona virus infuria in tutto il mondo, e ha raggiunto i sei milioni e 400 mila contagiati e oltre 380 mila decessi.
Affermare che tutto questo non esiste è pura pazzia. In realtà quello che serve è la ripresa economica dell’Italia, che ha subito un durissimo colpo per vincere, come al momento sembra abbia vinto, il contagio del corona virus.
Una ripresa economica che chiede la convergenza di tutti gli operatori verso un fine comune, per il quale potrà essere utilizzato il recovery fund offertoci dall’Europa, che ha però il limite di arrivare a fine anno e di essere erogato, per così dire, a stati di avanzamento, secondo la realizzazione dei progetti.
Ci permettiamo di sottolineare che il governo, pur dando importanza alla produzione di energia alternativa, dovrebbe porre in primo piano la ricostituzione dell’equilibrio idrogeologico dell’Italia chiamando a lavoro una quantità enorme di persone, trattandosi di operazioni che vanno fatte a mano e non con speciali macchinari.
Distribuire denaro a questo fine significherebbe, non solo dare lavoro a chi non ce l’ha, ma anche risolvere il problema centrale della nostra economia, il cui male maggiore, è costituito da un difetto di “domanda” e non certo di “offerta”.
Infatti, secondo quanto proponiamo, i lavoratori vanno ai negozi, i negozi chiedono merci alle imprese, le quali assumo e producono e ristabiliscono così un ciclo virtuoso per lo sviluppo della nostra economia.
Inoltre è indilazionabile che il governo provveda a nazionalizzare i servizi pubblici essenziali, le fonti di energia e le situazioni di monopolio che, secondo quanto dispone l’articolo 43 della Costituzione, devono appartenere allo Stato o a Enti Pubblici o a comunità di lavoratori e utenti.
In tal modo si eviterebbero i licenziamenti da parte di proprietari privati, assicurando per altro grandi introiti al bilancio dello Stato.
Sul piano internazionale, preoccupa moltissimo l’atteggiamento di Trump contro le comprensibilissime manifestazioni di opposizione per la vile uccisione di un afro-americano da parte della polizia. Manifestazioni tra l’altro che sono anche espressione del grande malessere in cui si sono venute a trovarsi oltre 40 milioni di persone che hanno perso il loro lavoro a causa degli effetti economici delle restrizioni dovute al corona virus.
Dal nostro punto di vista tutto il mondo dovrebbe condannare a chiare lettere la ripresa di quest’odio razziale (che serpeggia anche in Italia, come si è visto, contro i migranti). E, soprattutto, farla finita col sistema economico predatorio neoliberista, pienamente attuatosi negli Stati Uniti, i cui effetti sono quelli di aver accentrato la ricchezza nelle mani di pochi, lasciando alle moltitudini un lavoro precario, che vien meno in circostanze drammatiche come quelle del corona virus, con l’ulteriore e inaccettabile conseguenza che chi è senza lavoro, non potendo disporre di un’assicurazione sanitaria, non può neppure essere curato ed è costretto a una morte solitaria e senza alcun conforto.
Il neoliberismo, fondato sul più estremo egoismo, ha rovinato buona parte del Mondo e serpeggia in Italia attraverso gruppi di destra, salviniani e negazionisti vari. È un’infezione ben più grave di quella del corona virus, ed è in nome della razionalità sinora seguita dal governo Conte, e dell’unità morale degli italiani, proclamata solennemente dal Presidente della Repubblica, che si deve fondare la rinascita del Popolo italiano, puntando sulle tradizionali sue virtù e non sugli sbandamenti mentali delle persone più deboli e meno informate.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Stimato prof. Maddalena,
Condivido l’equilibrio della sua opinione che si distanzia dalle manifestazioni di parte motivate da pregiudizio.
Concittadini mostrate la vostra presenza a fianco del Professore
La seguo da tempo dott. Maddalena, ma sono stupefatto ora per le sue valutazioni di questo Governo che faccio fatica a definirlo tale. Io vedo quotidianamente cittadini che annaspa o nella povertà, alcuni ormai nella tragedia. Cortesemente potrebbe spiegare meglio la sua apertura a questi governanti ormai adepti loro del sistema neoliberista, che io aborro come Lei.
Grazie e cordiali saluti.
Roberto Varrone
Sono perfettamente d’accordo col signor Varrone. Anche a me il professor Maddalena ultimamente mi lascia perplesso dal momento che non commenta fatti come Task Force e Stati Generali che sono atti apertamente INCOSTITUZIONALI.
Vorrei sbagliarmi ma queste gravi omissioni suggeriscono connivenza.
Ho chiesto anche una spiegazione al Professore ma mai è arrivata.