L'atteggiamento egoistico dell'Europa discrimina ancora i paesi del Sud

L'atteggiamento egoistico dell'Europa discrimina ancora i paesi del Sud

L’infezione del corona virus decresce in Italia, ma aumentano purtroppo il numero dei morti. Per il resto del mondo i contagi sono in aumento in Russia e negli Stati Uniti, cioè in quei paesi che hanno tardato ad assumere le misure restrittive.

Le previsioni economiche per il prossimo anno sono catastrofiche e la peggiore di esse riguarda dell’Italia, che perderà il 9,9 del Pil, addirittura più della Grecia che si assesterà al 9,7.

Nell’Unione europea avrà vita facile soltanto la Germania, la quale resta premiata per aver violato per 5 anni di seguito i limiti di Maastricht, per non aver mai dichiarato il suo surpluss commerciale (che a quanto pare supera il 13%), per non aver pagato i costi della sua riunificazione, messi sulle spalle di tutti gli Stati membri (anche su quelle dei paesi più deboli come noi), e così via dicendo.

A questo spirito di solidarietà, espresso da tutti nei suoi confronti, essa risponde con il parere egoistico della sua Corte costituzionale, secondo la quale occorre distinguere (non si capisce come) tra politica monetaria e politica economica, mentre la Bce non dovrebbe entrare in quest’ultima, cioè non dovrebbe proporsi altri fini se non quelli che riguardano gli interessi propri della Bce medesima.

Tutti gli altri paesi subiranno negativamente gli effetti del corona virus, e tra questi spicca l’atteggiamento egoistico dell’Olanda, la quale vuole che i prestiti del Mes siano a breve termine e quindi producano danni maggiori nei confronti dei Paesi con alto debito e quindi alti tassi di interesse.

Intanto, per quanto riguarda il Consiglio dei ministri europei di domani, l’argomento più importante, e cioè quello del finanziamento a tutti gli Stati membri di 1000 miliardi mediante l’emissione di Coronabond, è stato tolto dall’ordine del giorno e rinviato a fine maggio.

È questa l’Europa voluta dai trattati? Occorrerebbe che qualcuno faccia ricorso alla Corte di giustizia europea, chiedendo una interpretazione dei trattati europei, al fine di stabilire se l’interpretazione data oggi da vari paesi membri più ricchi sia quella esatta.

Comincia, purtroppo, a profilarsi l’idea di una necessaria spaccatura dell’Europa, che divida l’Europa del Nord da quella mediterranea, la quale dovrebbe comprendere Grecia, Italia, Spagna, Portogallo e Francia ed essere aperto a tutti quei paesi che interpretino la solidarietà fra Stati come elemento fondante dell’Unione.

Intanto appare evidente che per il buon funzionamento di qualsiasi tipo di Unione è indispensabile che ogni Paese abbia la sua moneta, regolando i rapporti fra i paesi membri in base alle note di conto.

Per quanto in particolare riguarda l’Italia, è diventato indispensabile uscire dall’Euro e creare immediatamente una moneta di Stato a corso legale (che non è vietata dai trattati, mentre l’Euro non ha corso legale), abilitata a circolare nel territorio italiano.

Solo in questa maniera si riuscirebbe a evitare le varie corde al collo degli indebitamenti che ci portano a rovina, l’ultimo dei quali è certamente il ricorso al Mes.

L’unico dato positivo che emerge in questa giornata è la nazionalizzazione di Alitalia, la quale, se condotta con esperienza e saggezza da manager davvero validi e capaci, potrà far rifluire nelle casse dello Stato ingenti guadagni.

Si comincerebbe così a ricostituire quel patrimonio pubblico che i nostri governi incapaci hanno dissipato tra inidonei faccendieri privati e ciniche multinazionali.

La ricostituzione del nostro patrimonio pubblico, lo si ricordi, è imposta dall’articolo 43 della nostra Costituzione, repubblicana e democratica!

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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4 Responses

  1. La soluzione è semplice. Mandare l’esercito nella Locride, quindi automaticamente acquistare credibilità nei confronti dell’UE e riscuotere dalla ‘ndrangheta i miliardi che occorrono per pareggiare il bilancio

  2. La soluzione è semplice. Mandare l’esercito nella Locride, quindi automaticamente acquistare credibilità nei confronti dell’UE e riscuotere dalla ‘ndrangheta i miliardi che occorrono per pareggiare il bilancio. Continuerò ad inviare questo commento fino a quando avrò risposta

  3. Caro Paolo, sono Luigi e come ben sai, ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più grave. Alla luce di quanto sta avvenendo nelle stanze della UE, che sto seguendo passo dopo passo ( per quello che vogliono farci sapere ) l’Italia verrà seriamente compromessa, sia a livello democratico ( polveriera interna pronta ad esplodere ), ma soprattutto a livello economico. Lasciar fare così come da più parti viene dichiarato sia da organi dello stato e sia dai giornali e telegiornali. Editoriali e informazioni spesso non sono veritiere e arrivano a destabilizzare milioni di cittadini, che sono fatalmente in ginocchio. In Italia alcuni partiti, stanno mestamente conducendo l’Italia alla sua debacle finale e vanno fermati. Siamo in pochi ad avere la lucidità mentale nel proporre iniziative serie, una su tutte, è tornare immediatamente ad una ( carta ) moneta di stato, con alcune accortezze essenziali: 1 ) impedire debito pubblico insostenibile; 2 ) inserire un poderoso sistema di controllo dei prezzi ad esempio CIPE per impedire speculazioni inflazionistiche; 3 ) vietare il cambio con euro; 4) sia una moneta cartacea distribuita esclusivamente o dall’agenzia delle entrate o ancora più velocemente, dagli uffici postali dislocati in tutta l’italia. Sia esclusivamente lo stato che tratta la quantità in circolazione ‘ sine die ‘ a corso forzoso e con valenza fiscale ( ovvero il cittadino e le imprese hanno piena facoltà di corrispondere imposte e tasse con essa ). Tanta quanta ne serve. Da alcuni semplici calcoli, mancano all’appello, non meno di 500 miliardi in valore equivalente all’euro. O sarà così o non esisterà che una nuova Grecia. Sarebbe essenziale lanciare un appello autorevole sia all’unione fra i cittadini e sia alle forze politiche libere di questa nazione, eliminando ogni altra situazione e puntare esclusivamente a garantire la sopravvivenza economica della nazione, in cui 40 dei 65 milioni di cittadini, sono allo stremo della resistenza. Ben presto la crisi arriverà a ‘mordere’ anche a tutti i restanti, fra cui pensionati e pubblici dipendenti. Dalla UE ridimensionata in ogni senso possibile ed immaginabile, bisogna prenderne le distanze definitivamente, in quanto, non sono solo gli egoismi che dominano, ma anche una vera e propria azione neo nazional socialista, della Germania, camuffata da falsa ideologia democratica, che ha di fatto distrutto il concetto della solidarietà nella UE, imponendo a stati satelliti di appoggiare incondizionatamente le nefaste attività di rifinanziamento unilaterali delle loro nazioni, per lasciare spazio pericolosamente alla non democrazia dei popoli, dominate da lobby affaristiche e contigue interne ed esterne, dedite alla sistematica depredazione di ogni bene materiale, nei confronti di chi è stato messo in gravissime difficoltà e che non può ricevere protezione fra i meno abbienti, a partire dalle loro nazioni, per finire alle altrui economie e colpire e annichilire chiunque vi si opponga. La lezione greca, è sotto gli occhi di tutti e lo è soprattutto in Italia dove oltre 20 milioni, si opposero nel dicembre del 2016 alla nefasta distruzione della nostra costituzione. Quindi sarà questa maggioranza del popolo italiano che si opporrà con ogni sua forza o con le buone o con le cattive. Noi uomini di pace speriamo le buone, anche se questa nostra speranza si sta affievolendo giorno dopo giorno sempre di più. Si agisca quanto più rapidamente sia.
    Un caro saluto.
    Luigi Intorcia

  4. L’8/4/2020 CONTE DISSE: “FACCIAMO DA SOLI” cosa vuol dire? Vuol dire riappropriarsi di una parte della POTESTA’ D’IMPERIO che lo STATO detiene per il solo fatto di esistere, ossia quella MONETARIA. Nonostante aderendo ai Trattati lo Stato italiano l’abbia limitata, consentendo alla BCE di emettere moneta, e al cui Istituto noi andiamo a chiederla in prestito (già questo passaggio è indice dell’assurdità del sistema EURO), i Trattati Europei consentono di stampare ed immettere sul proprio territorio moneta parallela all’Euro, soprattutto in momenti di necessità. Chiedo che cosa può essere considerato più di quello che stiamo vivendo uno “stato di necessità”, salvare la nostra economia e unitamente ad essa la vita degli italiani è oggi fondamentale, ma per far questo occorre essere STATISTI VERI, e non protagonisti di dirette FACEBOOK. Riappropriarci della nostra potestà monetaria infatti, sottrarrebbe l’Italia dal giogo della schiavitù dei mercati finanziari, impedirebbe lo strozzinaggio a danno della nostra economia di risorse che vanno a ripagare DEBITI incomprensibili, che emettendo moneta nostra non dovremmo più sottoscrivere, ma per fare questo ci vuole la forza di STATISTI VERI. Ieri ricorreva l’anniversario dei 42 anni dalla morte di ALDO MORO ucciso dalle Brigate Rosse, ma non solo, numerose inchieste infatti hanno confermato la presenza ed il coinvolgimento di altri interessi sovranazionali protagonisti nella sua morte, un uomo che volle riaffermare la SOVRANITA’ DELL’ITALIA a scapito della sua vita, che esercitò la POTESTA’ DELLO STATO per l’emissione di BIGLIETTI DI STATO, e che pagò con la sua vita la FEDELTA’ ALL’ITALIA, ma appunto stiamo parlando di UNO STATISTA.

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