Il governo italiano, nonostante i pochi mezzi economici che sono rimasti all’Italia a seguito dell’imposizione ingiusta dell’austerity voluta dal Fmi, dalla Commissione europea e dalla BCE, che ci ha spinto verso un ingiusto indebitamento, sta agendo in modo esemplare.
Un comportamento eroico è quello dei medici, degli infermieri e di tutto il personale ospedaliero, che stanno lavorando oltre il limite delle possibilità umane. Anche il popolo in larga maggioranza, ha accettato disciplinatamente di sottoporsi alle restrizioni dall’ultimo provvedimento governativo, che ha esteso le restrizioni per le zone rosse a tutta l’Italia.
Diverso è il quadro dei nostri partners europei. La Germania, che ha tratto grandi vantaggi economici dal sistema euro, che le ha permesso di mantenere un forte stato sociale e dispone di 30 mila posti in terapia intensiva, ha assunto in modo efficiente quei provvedimenti che servono per controllare l’andamento dell’infezione. Essa tuttavia pensa soltanto a se stessa, non manifesta alcun senso di solidarietà verso gli altri paesi europei e, anziché aiutare chi ha più bisogno, ha vietato l’esportazione di mascherine anche nel resto d’Europa.
Al limite dell’incoscienza è il comportamento della Francia, la quale, dopo aver insultato l’Italia con la pizza Corona virus, che ha fatto il giro del mondo, ha consentito che si riunissero in un paesino del Nord 3500 persone travestite da puffi al grido “pufferemo il virus”!
Le istituzioni europee, fino a questo momento, non hanno preso nessuna decisione. Per noi italiani, come è già stato per la Grecia, si pone dunque, inesorabile, il problema se davvero convenga restare in questa Unione e soprattutto continuare a far parte della zona euro.
Se ne dovrà parlare non appena questa epidemia sarà dichiarata non più pericolosa.
Anche sul piano globale il problema grave che si pone è lo strapotere dei mercati. Questi si sono arrogati il potere, dopo aver ottenuto dai vari Parlamenti l’autorizzazione a creare denaro dal nulla con derivati, cartolarizzazioni ed altro (in modo che la loro ricchezza è diventata 90 volte maggiore del Pil di tutti gli Stati del mondo), di determinare i tassi d’interesse dei buoni del tesoro, delle merci, nonché l’andamento dello Spread.
Insomma con moneta falsa e con un potere sostanzialmente fittizio, pochi speculatori riescono a determinare le condizioni economiche di qualunque Stato.
L’ordinamento giuridico ora vigente non tiene conto di questa défaillance
e contiene norme che presuppongono un mercato interno di valore superiore al mercato globale.
Si impone allora l’adozione urgente di leggi nazionali ed europee che eliminino la “finanziarizzazione dei mercati”, il fatto cioè che valgano come denaro contante delle pure scommesse (derivati e cartolarizzazioni) e riducano così il potere del mercato generale, impedendo speculazioni che rovinano l’economia degli Stati nazionali.
Le leggi del mercato sono quelle naturali, secondo le quali il prezzo della merce è determinato dalla quantità disponibile della merce stessa.
A questa legge naturale, sulla base della quale è stata costituita la legislazione vigente (vedi articoli 51 e 51 bis del Codice penale) si è sostituito l’arbitrio e, nel nostro caso, addirittura l’isteria degli operatori economici che operano nel mercato globale.
Riteniamo che l’attuale svalutazione dei nostri titoli del debito pubblico e l’innalzamento dello Spread costituiscono una vera e propria speculazione e che la Consob debba rivedere la sua affermazione secondo la quale tali speculazioni non si sarebbero verificate.
Invitiamo cioè la Consob a ragionare sulla base dell’ordinamento di fatto che si è realizzato rispetto all’ordinamento di diritto che non copre più le situazioni attuali.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Grazie, sono d’accordo con lei e speriamo che il nostro popolo e i nostri governanti si ‘risveglino’ .