Le due notizie importanti che ci offre oggi la stampa: la decrescita drammatica delle nascite in Italia e l’improvvisa notizia di messa in liquidazione di Air Italy, dimostrano in modo lampante a quali effetti perniciosi ci porta l’attuale sistema economico predatorio neoliberista.
Per la diminuzione delle nascite ci si chiede quale sia la causa, e la risposta è nella diminuzione del welfare nei confronti dei bisogni delle famiglie. Ma non ci si pone l’ulteriore domanda, non ci si chiede perché il welfare non aiuta le famiglie, ed è qui la vera risposta al problema. Il welfare si sta estinguendo perché i governi italiani, seguendo le idee neoliberiste, dall’assassinio di Aldo Moro in poi, hanno svenduto l’intero patrimonio pubblico italiano a inesperti faccendieri e a ciniche multinazionali.
Come il singolo ha bisogno di un piccolo patrimonio, così un popolo, per soddisfare i suoi molteplici bisogni, ha bisogno di un grande patrimonio pubblico, di cui possa disporre liberamente.
Questo patrimonio pubblico non c’è più: c’è solo un debito di 2300 miliardi. Ed è solo spostando le spese da un settore all’altro che si può dare qualche aiuto alle famiglie.
Ma questo non toglierà dalla mente dei genitori il vero pensiero che impedisce loro la procreazione dei figli: in un’Italia che va in rovina, in un’Italia nella quale il neoliberismo ha tolto la speranza del futuro, chi può azzardarsi a dare alla luce un figlio?
A nostro avviso il problema è molto più grave di quanto sembri, occorre ribaltare la situazione economica, rinazionalizzare i servizi pubblici essenziali, ricostruire un patrimonio pubblico capace di far fronte agli assalti della speculazione della finanza mondiale in modo da poter fare a meno di utilizzare una moneta in prestito cioè l’Euro.
Al di fuori di questa soluzione non ci possiamo attendere altro che la nostra subordinazione ai paesi economicamente più forti e ciascun giovane non potrà sperare in altro, per la sua crescita professionale, se non, come suol dirsi, “stare sotto padrone” e per di più un padrone straniero.
L’altra notizia della messa in liquidazione di Air Italy arriva improvvisa, come decisione autonoma dei magnati arabi, i quali si sono fatti i conti in tasca senza minimamente tener conto del fatto che erano gestori di un servizio pubblico in concessione e che dovevano dar conto del loro operato all’amministrazione pubblica italiana.
Ciò conferma, come più volte abbiamo ripetuto, che i servizi pubblici essenziali, costi quel che costi, devono essere in mano pubblica e cioè dello Stato, di Enti pubblici o di Comunità di lavoratori e utenti, come prescrive l’articolo 43 della Costituzione.
La nostra considerazione finale è sempre la stessa: o i nostri politici la smettono di mantenere una posizione di servaggio nei confronti degli altri Paesi facendo valere la nostra Carta costituzionale democratica e repubblicana, o finiremo tutti, non solo i politici che invero se lo meritano, ma anche l’intera nostra gioventù, privata della speranza, nella più nera miseria.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”