Airline On-Time Performance Report di Cirium (che ha acquisito FlightStats), società leader nell’analisi dei dati dell’industria del trasporto aereo, ha certificato che la compagnia Alitalia è la più puntuale del mondo, ed è capace di percorrere la rotta Malpensa/New York in sole 6 ore e 12 minuti, e cioè con un anticipo di almeno un’ora rispetto a tutte le altre compagnie.
Come si spiega che una compagnia così efficiente, che raccogli il gradimento dei clienti e che ottiene risultati così importanti, sia fortemente in deficit e provoca la perdita di 2 milioni di euro al giorno?
Sicuramente ci saranno sprechi nella gestione interna della compagnia. Si dice, ad esempio, che Alitalia paga il carburante più del dovuto, presenta notevoli disservizi che si svolgono a terra e mantiene in vita siti aeroportuali dove Alitalia non arriva più da anni. Ma a nostro avviso il danno più importante sta nel fatto che Alitalia non utilizza più le rotte a lungo raggio e cioè si fa battere sul piano della concorrenza dalle compagnie straniere, non nell’offerta del servizio, ma nell’acquisizione delle rotte. La scelta delle rotte è decisiva: chi ottiene le rotte più lunghe vince su chi utilizza le rotte a breve raggio.
Dunque, secondo noi, è in questo la ragione principale delle perdite di Alitalia. E allora c’è da domandarsi: perché i governi italiani si lasciano strappare dalle mani le rotte più importanti, che pur ci spettano, considerata l’efficienza della compagnia?
A nostro avviso si tratta di una posizione di servaggio che i nostri governi mantengono verso l’Europa e verso gli altri Paesi.
L’Italia ha tutte le risorse e tutte le capacità umane per essere prima nel mondo in campo economico. Ne consegue che da mettere sotto accusa sono i nostri rappresentanti politici e persino i parlamentari europei, i quali, tanto per dare un esempio evidente, si apprestano, come ci informa la stampa, a votare favorevolmente le richieste di Von Der Leyen su TTIP e MES, istituzioni dannosissime per l’Italia.
Questo non deve avvenire, gli interessi italiani devono esser fatti valere in qualunque sede, e specie in sede europea. Se qualcuno facesse il contrario darebbe l’impressione di comportarsi come un traditore della Patria.
La questione Alitalia, a nostro avviso, si inquadra nella più ampia questione dei rapporti internazionali ed è illogico pagare due milioni di euro al giorno per mantenere, limitatamente nel tempo, questa incresciosa e dannosa situazione.
La soluzione, a nostro avviso, è sempre la stessa: anziché sprecare denaro prestato a vuoto e senza alcuna possibilità di restituzione, è bene impiegare queste somme per la riacquisizione di Alitalia al patrimonio pubblico demaniale del Popolo Italiano (articoli 41 e 42 Cost.), affidando la gestione a manager effettivamente capaci, per i quali siano previste sanzioni durissime in caso di comportamenti colposi.
Le rotte aeree sono una fonte della produzione di ricchezza nazionale e ci sono rotte che rendono molto e rotte che rendono meno, ed è in questo settore che dobbiamo vincere la concorrenza, confrontarci con gli altri paesi in posizione di parità ed eguaglianza.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”