Bollette a 28 giorni: i servizi pubblici non possono essere privatizzati

Molto opportunamente il Consiglio di Stato ha deciso che le compagnie che gestiscono la telefonia mobile e quella fissa hanno l’obbligo di rimborsare quanto illegittimamente hanno riscosso dai consumatori considerando tutti i mesi dell’anno di 28 giorni.

La stessa sentenza sottolinea che queste compagnie non eseguono le prescrizioni dell’Autority per le comunicazioni e si sentono obbligate soltanto da disposizioni di legge.

Il punto centrale della questione è che le telecomunicazioni sono un “servizio pubblico essenziale”, che, secondo l’articolo 43 della Costituzione deve essere gestito dallo Stato, da Enti pubblici o da Comunità di lavoratori o utenti.

La insulsa privatizzazione di questo settore, che pone il servizio e i relativi profitti prevalentemente in mano straniera, ha dato e continua a dare i suoi frutti negativi.

Si tratta infatti di S.p.A. che devono perseguire l’interesse dei propri soci e non della comunità degli utenti. Laddove soltanto l’Ente in mano pubblica ha l’obbligo giuridico di agire nell’intere generale e di tutti i cittadini.

La colpa gravissima di questo e di tutti gli altri simili disservizi ricade sui nostri governanti che si sono succeduti dall’assassinio di Aldo Moro, i quali, con leggi incostituzionali, hanno tolto all’Italia il proprio patrimonio pubblico, del quale le telecomunicazioni sono un pezzo importante, per donarlo a singoli faccendieri o a fameliche multinazionali straniere.

C’è una sola soluzione valida da seguire: nazionalizzare tutti i servizi pubblici essenziali e tutte le fonti di energia che indebitamente sono state privatizzate.

Le privatizzazioni, infatti, contrastano con la sovranità del popolo (art.1 Cost.) e incidono sulla sua proprietà pubblica (articoli 41 e 42 Cost.).

Gli attuali governanti dovrebbero attuare questa parte importante della nostra Costituzione Repubblicana e Democratica.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

FAI UNA DONAZIONE AD ATTUARE LA COSTITUZIONE

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE ATTUARE LA COSTITUZIONE

Potrebbero interessarti anche:

Il carattere contabilistico e burocratico del disegno di legge della commissione Rodotà sui cosiddetti beni comuni

Il caso delle trivelle nello Ionio è uno scempio per l’ambiente

L’errore è stato di trasferire le fonti di produzione dallo Stato ai privati

Tap: l’opera va bloccata perché viola la Costituzione

L’Unione Europea modifichi i trattati di Maastricht e di Lisbona

Nazionalizzazioni e privatizzazioni.Oggi è una giornata di lutto nazionale. Ilva svenduta agli stranieri

Il mercato globale, le menzogne del neoliberismo e l’aumento dello spread

Il neoliberismo, causa determinante degli sconvolgimenti attuali

Per salvare l’Italia non c’è altra via che attuare la Costituzione oggi vigente

Ilva: l’aggiudicazione sarebbe un atto fortemente viziato

Le nazionalizzazioni non sono un regresso, ma la salvezza dell’Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *