Il governo italiano continua a spendere 1,1 milioni di euro al giorno per far funzionare Alitalia.
È un assurdo, le rotte aeree, nelle compagnie ben organizzate, producono fior di quattrini e Alitalia invece, con i suoi commissari di governo, fa perdere agli italiani più di un milione al giorno.
A questo punto è questione di tempo, bisogna nazionalizzare immediatamente la nostra compagnia di bandiera.
È inutile e dannoso cercare partner europei e non, perdendo i profitti di un servizio pubblico essenziale che sarebbero senz’altro molto alti e remunerativi per gli italiani (l’articolo 43 della Costituzione riserva allo Stato, a Enti pubblici o a comunità di lavoratori e di utenti le imprese che si riferiscono ai servizi pubblici essenziali, come il servizio aereo).
D’altronde lo sperpero di questo denaro buttato al vento potrebbe facilmente configurarsi come aiuto di Stato vietato dai Trattati europei, i quali, lo ripetiamo per l’ennesima volta, non vietano le nazionalizzazioni.
Insomma ottusamente l’Italia sperpera il denaro, contraddice il diritto europeo e impoverisce la nazione con un’azione di vero e proprio mal governo.
Si tenga presente che il denaro speso per non risolvere nulla avrebbe ampiamente consentito la nazionalizzazione di Alitalia già da molto tempo, se non ci fosse stata l’incuria e la poca diligenza dei nostri governi.