Mentre i nostri politici ancora non trovano una soluzione per l’acqua alta di Venezia e per l’Ilva, seguendo le direttive della finanza e delle multinazionali, che vogliono nascondere in modo menzognero, con la collusione di governi incapaci, gli effetti disastrosi del sistema economico predatorio da loro creato, si constata ancora una volta l’indifferenza dei responsabili della vita mondiale di fronte al problema dei cambiamenti climatici.
Ci giunge notizia che in Africa dalla zona sub-tropicale fino a Città del Capo la desertificazione è estremamente diffusa, e ad essa hanno fanno seguito improvvise e devastanti alluvioni, producendo l’esodo di 45 milioni di persone, con altissimo rischio di mortalità specie fra i bambini.
È ora che le catastrofi prodotte da questo barbarico sistema economico facciano capire ai governanti della Terra qual è il vero problema da affrontare e qual è la via da seguire.
Si tratta di una via già percorsa da Roosevelt, il quale anziché insistere, come fanno gli attuali politici, sull’accentramento della ricchezza, sulla competitività e sull’esclusione dallo Stato dall’economia, seguì i principi keynesiani della redistribuzione della ricchezza fra tutti i lavoratori e dell’intervento dello Stato nell’economia.
Il popolo è addormentato dalle false notizie che 5 agenzie mondiali diffondono ripetutamente.
Occorre che il popolo guardi alla realtà nella quale siamo immersi, piuttosto che dalle menzogne propalate dalla stampa e dalla televisione.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”