In evidenza sulla stampa odierna appaiono: la risposta negativa del Ministro dell’ambiente Costa al paventato raddoppio dell’Aeroporto di Fiumicino, che avrebbe cementificato una parte del parco naturale del litorale romano, e la manifestazione d’interesse della Lufthansa di entrare a far parte di Alitalia.
Una volta Aeroporti di Roma e la Compagnia aerea appartenevano allo Stato, cioè al Popolo italiano. A causa della pessima gestione da parte di manager incapaci o corrotti il Parlamento e il governo italiani, anziché reagire con la nomina di un personale preparato, idoneo e motivato, hanno avuto la pessima idea, di carattere neoliberista, di trasferire a società private Alitalia e Aeroporti di Roma, che erano in mano pubblica.
Se dette società fossero restate tali, oggi la questione Alitalia (in perdita) e la questione Aeroporti di Roma (in forte attivo) si sarebbe potuta risolvere nell’ambito della proprietà pubblica, evitando che i grandi profitti di Aeroporti di Roma vadano a soggetti privati e stranieri, anziché al Popolo italiano.
Non avremmo assistito quindi al comportamento di Atlantia, della famiglia Benetton, la quale, con quanto guadagnato (oltre un miliardo) con la gestione di Aeroporti di Roma, non solo pretende di distruggere il territorio di Maccarese per raddoppiare le piste dell’aeroporto, evidentemente a favore delle compagnie aeree straniere, ma vuole acquistare anche parte della nostra compagnia aerea, divenendo padrone assoluto di questo settore economico, che spetta allo Stato trattandosi di industrie strategiche.
D’altro canto, arrivano come avvoltoi, oltre Atlantia, le proposte delle società Delta (americana) e Lufthansa (tedesca), le quali impossessandosi di Alitalia, toglierebbero definitivamente al popolo italiano, questa enorme fonte di ricchezza nazionale.
A noi sembra che il golden power, citato oggi dalla stampa a favore o contro il governo Conte, dovrebbe essere immediatamente adottato, per assicurare l’appartenenza di Alitalia allo Stato italiano e cioè al Popolo sovrano. Lo impone l’articoli 41 della Costituzione secondo, il quale la proprietà privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
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