Nella vicenda FCA/Renault Landini ha pienamente ragione. La Costituzione è dalla sua parte. Infatti, nel mondo della globalizzazione, è assolutamente criminogeno affidare le fonti di produzione di ricchezza a società sovranazionali, le quali sono tenute a perseguire gli interessi dei soci ai danni dei lavoratori, che vengono trattati come pura merce, e dei consumatori sempre più poveri.
Nel caso di specie poi esiste la necessità inderogabile che di fronte alla massiccia presenza dello Stato francese nella Renault venga opposta una analoga forza dello Stato italiano che difenda gli interessi di tutti noi.
Lo impone la nostra Costituzione repubblicana e democratica, la quale, articolo 42, impone l’obbligo esterno della funzione sociale della proprietà privata e, all’articolo 41, sancisce che le contrattazioni non possano avvenire contro l’utilità sociale, o svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (vedi i licenziamenti).
Del resto hanno agito e agiscono in questa maniera gli altri stati europei, e specialmente la Francia e la Germania. I quali pongono sempre in primo piano la difesa dei loro interessi nazionali.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
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Ma mi risulta che la FIAT non sia nemmeno più italiana…