Siamo veramente pieni di grande gioia per il fatto che l’Elemosiniere di Sua Santità Padre Francesco ha personalmente riattivato la corrente elettrica del palazzo dove vivono da tempo oltre 450 persone senza tetto, tra i quali 98 bambini, rimasti senza luce né acqua per 6 giorni.
La carità e l’amore non conoscono confini: è questa la prima lezione di questo atto generoso che deve colpire i nostri cuori.
Rispondiamo a Salvini che in questa particolare circostanza, che l’autorità pubblica non è riuscita a risolvere, e quindi, relativamente al solo caso concreto, si deve affermare che è necessario tener conto non solo delle leggi, che sono spesso ingiuste e odiose anche per merito dell’attuale Governo, ma anche e sopratutto della Costituzione della Repubblica Italiana, la quale, all’articolo 118 ultimo comma, afferma che “i cittadini singoli o associati possono svolgere attività di interesse generale secondo il principio di sussidiarietà”.
Sia ben chiaro che viviamo in uno Stato-Comunità ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione, la quale tutela i diritti umani di tutti e impone a ciascuno inderogabili doveri di solidarietà sociale (Art. 2 Cost.).
In questo contesto si inserisce la dibattuta teoria dei beni comuni, poiché assicurare a ogni membro della collettività l’utilizzo di beni indispensabili allo sviluppo della persona umana e all’attuazione dei diritti fondamentali ha fondamento proprio nella nostra Costituzione.
D’altro canto il Cardinale Konrad ha anche salvato la proprietà del privato del servizio elettrico, poiché l’articolo 42, comma 2 della Costituzione prescrive che: “la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge allo scopo di assicurarne la funzione sociale”.
Riattivando la corrente elettrica il Cardinale ha infatti fatto rivivere la funzione sociale e con essa il diritto del proprietario privato.
Resta l’amarezza che la nostra più recente legislazione distrugge il nucleo centrale della nostra Costituzione che è la solidarietà e, in particolare, l’umanità, tutelando essa lo svolgimento della persona umana e la partecipazione di tuti i cittadini all’organizzazione economica, politica e sociale del paese (art.3 Cost.).
Ci auguriamo che questo evento faccia capire agli italiani che le leggi disumane sono incostituzionali e vanno portate all’esame della Corte Costituzione per il loro immediato annullamento.
Grazie da parte di tutti illustrissimo Cardinale Konrad!
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
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La carità non svolge la stessa della funzione sociale che è svincolata dalla carità.
In Italia al posto dei servizi ti danno e incentivano il volontariato.
Ma parafrasando Calamandrei «e se non c’è carità? Se non c’è volontariato? Come si fa?»
(v. qui http://www.discorsivo.it/blog/2014/04/25/cultura-2/25-aprile-piero-calamandrei-la-resistenza-e-la-costituzione/ )
Poi addirittura la carità fa bene al gestore (presumo Enel che va per la maggiore) che così espleta la sua funzione sociale. Ma la logica dice che “pecunia non olet” e che a pagare sia la carità o sia Pinco Pallo al fornitore di elettricità non interessa.
Non si deve dimenticare che solo un fornitore di elettricità nazionalizzato svolge funzione sociale (cosa diversa da funzione di “pubblica necessità”).
Per la mia piccola vicenda a Milano sono due anni senza elettricità e il motivo è pura vendetta dei punciuti. E responsabilità ne porta anche l’istituzione che qui fa carità.
Quindi tornando a Calamandrei: e se non c’è la carità?