Nel seguente articolo a firma della Senatrice Paola Nugnes, apparso ieri su l’Huffington Post, per la prima volta e, sono felice di sottolinearlo per mezzo di una voce femminile, un politico prende atto che l’Italia può salvarsi soltanto attuando la Costituzione e tenendo presente che lo stato coincide con la comunità (art.1 Cost.) e che i veri beni comuni sono proprietà pubblica del popolo sovrano (art.42 Cost.).
Ecco l’Articolo:
La morte della sinistra in Italia è stato un omicidio, frutto di una azione scientemente messa in capo, finanziata e gestita da lontano con capitali internazionali ingenti. Si è partiti dalla fine degli anni 80 con lo smembramento fino alla rottamazione, la svendita culturale prima che materiale dei nostri beni comuni, delle nostre fonti di approvvigionamento primario, l’affermazione della supremazia dell’interesse privato sull’interesse pubblico che si è imposta con le regole del mercato e delle esigenze del lavoro, poi con il ricatto della crisi economica, non importa se questa è stata colpa, o anche strategia dei mercati finanziari.
Fino al punto che oggi un vero difensore della Costituzione ci appare sovversivo dello stato de quo se quella costituzione, la legge con vero senso dello stato e del diritto, se la sua lettura si pone quale pretesa di un ritorno alla lettura letterale della carta, che il bene pubblico sia considerato sempre preminente sul bene privato. Sovversivo e rivoluzionario. Ascoltate l’audizione di Paolo Maddalena giovedì al Senato sul ddl consumo del suolo, ricorda a tutti cosa eravamo e cosa siamo diventati e ci sprona a tornare ad essere quello che avremmo dovuto essere. Un’altra Italia, come un’ Italia di una volta che non riusciamo neanche più ad intravedere, forse a ricordare, sepolta sotto i decenni, sepolta sotto la speculazione, sotto la dialettica di un’arrogante volontà di affermare l’ interesse di pochi su quello di tanti, che per il momento ha vinto su tutto e continua a vincere perché non ci si pone neanche la questione, non la si mette al centro del dibattito e dell’analisi politica, benché ne sia il cuore.
Di Paola Nugnes