Gli amministratori dei beni demaniali, che sono in proprietà collettiva del popolo veneziano e italiano, secondo affidabili notizie di stampa, stanno compiendo un’azione dannosissima contro tutti gli artigiani di Venezia, poiché hanno messo a bando, addirittura mondiale, gli affitti di numerosissimi locali storici della città.
L’effetto sarà che al posto dei veneziani, che hanno secoli di esperienza in materia, esperienza che caratterizza la capitale del Veneto, troveremo persone di tutto il mondo, probabilmente cinesi in testa.
Dimenticano gli amministratori del Demanio che l’articolo 41 della Costituzione stabilisce che “l’iniziativa economica privata è libera (e nel caso si tratta proprio di un’iniziativa economica). Non può essere in contrasto con l’utilità sociale o essere svolta in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” in sostanza con questo bando a livello mondiale si crea un attentato alla vita di Venezia, alle sue caratteristiche, alle sue esperienze artigianali.
Non è escluso che possano profilarsi anche aspetti di carattere penale. Invochiamo i responsabili del demanio a revocare questo bando e trasmettiamo copia della presente alla Procura della Repubblica di Venezia e alla procura regionale della Corte dei Conti perché accertino la illegittimità costituzionale di questa sconsiderata azione.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Attuiamo l’art. 41 della Costituzione. Chiediamo al Mibac d”intervenire a tutela dei beni comuni demaniali non negoziabili e a salvaguardia del paesaggio urbano di Venezia d’intere storico artistico di valore inestimabile.