L'autonomia di Lombardia, Veneto e Emilia è deleteria per le altre regioni

L'autonomia di Lombardia, Veneto e Emilia è deleteria per le altre regioni

Esprimiamo la nostra convinta solidarietà al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si è trovato, a Strasburgo, come bersaglio da parte europea contro la politica italiana che è stata determinata, non da lui, ma dalle prese di posizione anti europeiste dei due vice premier.

Conte ha dimostrato signorilità, intelligenza e stile. Quanto è avvenuto dimostra che l’Italia ha perso la bussola è ultra divisa all’interno e isolata all’estero.

Come se tutto ciò non esistesse, dopo domani si discute della autonomia differenziata di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, cioè delle regioni più ricche, che vogliono maggiori ricchezze per se stesse, dimenticando i principi fondamentali della Costituzione secondo i quali:

“l’Italia è una e indivisibile (articolo 5 Cost.), esiste un obbligo di solidarietà sociale (articolo 2 Cost.)  è fondamentale il principio di uguaglianza espresso dall’articolo 3 della Costituzione e infine c’è l’obbligo della perequazione economica espressa dall’articolo 119 Cost.

Il tutto in pieno contrasto con quanto è stato introdotto in Costituzione dalla mistificatrice modifica del titolo quinto parte seconda della Costituzione stessa. Si tratta in particolare dell’articolo 116 che è spurio rispetto ai principi fondamentali della Costituzione e che per questo dovrebbe essere cancellato dalla Carta Costituzionale.

È impossibile che gli italiani siano all’oscuro di tutto questo e che il governo Gentiloni abbia già firmato una pre-intesa con le predette regioni, deleteria per gli interessi di tutte le altre regioni a statuto ordinario.

I mass media e la televisione soprattutto distraggono le menti dei cittadini. Bisogna prendere coscienza che siamo in una situazione gravissima, dominata dal principio concorrenziale delle ragioni del più forte, una situazione ispirata dal pensiero unico dominante del neoliberismo il cui fine ultimo è  la distruzione della comunità politica italiana, l’arricchimento di pochi e la schiavitù di tutti gli altri.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

 

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