Appare del tutto inverosimile quanto affermato da Christine Lagarde e quindi dal FMI che l’Italia insieme con i colossi della Cina e dell’Inghilterra sia anche essa causa della recessione mondiale che si sta profilando.
La vera causa della recessione, come più volte abbiamo ribadito, sta nell’aver adottato il principio neoliberista in virtù del quale si è ottenuto l’impoverimento generale (con conseguente riduzione della circolazione monetaria) e l’arricchimento iperbolico di una piccola parte della popolazione.
Il 10% della popolazione mondiale possiede il 90% della ricchezza mondiale e soltanto 26 persone posseggono più della metà di questa ricchezza. Ancor peggio è in Italia nella quale il 95% della ricchezza è posseduta dal 5% della popolazione.
Questo è principalmente frutto della distruzione dei patrimoni del popolo, privatizzati e svenduti a pochi soggetti, secondo quanto prescrive il predetto pensiero neoliberista in pieno contrasto con il pensiero keynesiano (previsto in Costituzione) che vuole la redistribuzione della ricchezza alla base della piramide sociale e l’ingresso da protagonista dello Stato, e cioè del popolo, nell’economia.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”