La manovra: sempre muro contro muro. Ciò dipende dal fatto che da un lato si è fermi nel ritenere, assurdamente, che il sistema attuale predatorio neoliberista sia un dato naturale non riformabile (vedi Mario Monti) e dall’altro non si capisce che il problema è smontare questo sistema sostituendolo con il collaudato e naturale sistema economico produttivo di stampo keynesiamo .
Anziché far questo il nostro governo ritiene che la via d’uscita sia porsi contro l’Europa. Esso scendendo a livelli “populisti” parla alla pancia degli italiani inducendoli a credere in soluzioni pericolosissime che possono arrecare danni irreparabili all’attuale sistema economico finanziario italiano (gli italiani portano all’estero i loro titoli di credito, le banche non hanno più liquidità e il default si avvicina).
E’ indispensabile chiarire a tutti i cittadini che i nostri governi passati ci hanno posto, per così dire, con la testa sotto la tagliola e che in questa situazione è impossibile averla vinta nei confronti di 27 paesi che fanno parte dell’Unione europea nella quale l’Italia è rimasta assolutamente isolata.
Ci auguriamo, con amino preoccupatissimo, che prevalgano la ragione e il buon senso. Basterebbe tener presente gli articoli 11, 41, 42, 43 e 117 primo comma della Costituzione della Repubblica Italiana
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”