Il ministro Tria deve trovare i soldi per poter pagare il reddito di cittadinanza, considerando che gran parte degli italiani versano in uno stato di grave povertà.
Non si tiene conto che lo stato dell’economia italiana è diventato disastroso a causa dell’affermarsi del sistema economico predatorio neoliberista.
Se l’Italia ha svenduto a privati le sue fonti di produzione della ricchezza (autostrade, rotte aeree, frequenze televisive, linee marittime, industrie energetiche, eccetera) sono oramai questi privati che si impossessano dei corrispondenti lauti profitti che spetterebbero agli italiani.
Un modo serio per ridare il benessere all’Italia è soltanto quello di rinazionalizzare le fonti di produzione di ricchezza in modo che i lauti profitti da esse ottenuti non siano sperperati da singoli soggetti (Benetton, Caltagirone, Marcegaglia, eccetera), ma siano utilizzati per il benessere del popolo italiano.
I governi succedutisi dopo l’assassinio di Aldo Moro hanno spogliato l’Italia di tutto, attraverso il micidiale strumento delle privatizzazioni dei beni e dei servizi pubblici; un vero cambiamento sta nel far tornare nel pubblico tutto quello che è passato in mano privata e specialmente le industrie che ineriscono a fonti di energia o a servizi pubblici essenziali come prescrive l’articolo 43 della Costituzione.
Soltanto in questa maniera il ministro dell’economia potrà trovare i soldi necessari, non solo per l’esiguo reddito di cittadinanza, ma per garantire l’occupazione a tempo indeterminato di migliaia di cittadini.
Un’occasione prossima e quella delle autostrade: si facciano pagare il ripristino e i danni a questa società privata, ma i lavori siano eseguiti direttamente dallo Stato.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”