Lo stato tragico della sanità che non riesce a curare gli italiani bisognosi di cure è frutto dell’indirizzo politico dei governi che si sono asserviti all’ideologia neoliberista sostenuta dalle banche e dalle multinazionali.
Da dati certi emerge che dei 20 milioni di italiani che riscontrano difficoltà nel curarsi 12,2 milioni rinunciano a curarsi, 7 milioni si indebitano per farlo e 2,8 milioni sono costretti a vendere la casa per assicurarsi visite e medicine. I politici dunque non debbono assecondare il mercato globale predatorio, ma devono difendere gli italiani dalla loro mercificazione.
Lo impone l’articolo 32 della Costituzione secondo il quale “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. E si ricordi che le privatizzazioni sono micidiali per il benessere del popolo italiano.
Paolo Maddalena
SE QUESTA E’ LA DIAGNOSI, ALLORA BISOGNA PASSARE ALLA TERAPIA: LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA DEVE DIVENTARE IL TEMA PRIORITARIO SU CUI ORIENTARSI. OFFRO LA MIA DISPONIBILITA’
Sono infermiera e da quando ho iniziato a lavorare nel 1996 ho potuto toccare con mano il degrado sempre più imperante. Voglio capire come fare per partecipare a fermare lo scempio. Luisa
Sono anch’io testimone dello spreco e della cattiva gestione della sanita’…..che sempre piu’ spesso cronicizza invece di guarire. Sono disponibile a partecipare a ricostruire una vera sanita’ al servizio dei cittadini.