Raccogliamo i frutti di quarant’anni di governi sudditi della Germania e della finanza internazionale. Ci hanno impedito lo sviluppo economico costringendoci ad aumentare il debito. Ora siamo ritenuti colpevoli perché debitori. In Germania la parola schuld indica sia il debito che la colpa.
Il disprezzo che il commissario dell’Unione Europea Oettinger ha espresso contro di noi ricorda i toni che il governo tedesco usava prima e durante la seconda guerra mondiale. Gli italiani hanno tutto da insegnare a questo signore e questi non hai il diritto di pronunciarsi sulle scelte politiche degli italiani. Il Capo dello Stato che, indubbiamente ha sbagliato a non accettare la lista dei ministri, concordata dai due partiti vincitori delle ultime elezioni politiche, non può consegnarci nelle mani di un esponente del fondo monetario internazionale, ma deve indire subito nuove elezioni.
Votando compatti, insieme con coloro che di solito si astengono, insegneremo a Oettinger come si deve votare e come si deve salvaguardare la dignità di un popolo contro la becera riprovazione di chi si sente più forte. Verrà un giorno in cui la schiera degli oppressori sarà vinta e l’Italia riaffermando la sua indipendenza e il suo sano europeismo tornerà ad essere rispettata sul piano internazionale. La parola passa ora al corpo elettorale italiano cioè a chi appartiene, a termine di Costituzione, il potere sovrano.
Paolo Maddalena
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Eccome se l’Italia è colpevole!