L’aumento del differenziale (SPREAD) tra i tassi sui titoli del debito pubblico italiani e tedeschi, mentre l’Italia, nell’ultimo anno, si è posta al primo posto nella classifica della produzione europea, dimostra che il mercato non reagisce più sulla base di prospettive economiche serie, ma coglie occasioni (come la crisi di governo) per speculare attraverso l’aumento dei tassi di interesse.
È impossibile farsi dominare dall’arbitrio predatorio degli speculatori, i quali peraltro agiscono con moneta fittizia: derivati, cartolarizzazioni, eccetera. L’impegno fondamentale del governo deve essere quello di combattere la finanziarizzazione dei mercati, ridurre il debito depurandolo dagli aumenti dovuti a manovre speculative e incrementare le nazionalizzazioni delle imprese strategiche, di servizi pubblici essenziali e delle fonti di energia (articolo 43 Cost.). Insomma occorre difendersi, Costituzione alla mano (la quale prevale sui trattati), dalla immorale, illegittima e dannosissima speculazione finanziaria.
Paolo Maddalena
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